venerdì 20 novembre 2020

L'invidia è la religione dei mediocri

"L'invidia è la religione dei mediocri. Li consola, risponde alle inquietudini che li divorano e, in ultima istanza, imputridisce le loro anime e consente di giustificare la loro grettezza e la loro avidità fino a credere che siano virtù e che le porte del cielo si spalancheranno solo per gli infelici come loro, che attraversano la vita senza lasciare altra traccia se non i loro sleali tentativi di sminuire gli altri e di escludere, e se possibile distruggere, chi, per il semplice fatto di esistere e di essere ciò che è, mette in risalto la loro povertà di spirito, di mente e di fegato".

Il brano è tratto dal libro "IL GIOCO DELL'ANGELO" di Carlos Ruiz Zafón - (Milano, Mondadori 2008)

Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martín cova un sogno, inconfessabile quanto universale: diventare uno scrittore. Quando la sorte inaspettatamente gli offre l'occasione di pubblicare un suo racconto, il successo comincia infine ad arridergli. È proprio da quel momento tuttavia che la sua vita inizierà a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta, esponendolo come mai prima di allora a imprevedibili azzardi e travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti, lungo le strade di una Barcellona ora familiare, più spesso sconosciuta e inquietante, dai cui angoli fanno capolino luoghi e personaggi che i lettori de "L'ombra del vento" hanno già imparato ad amare. Quando David si deciderà infine ad accettare la proposta di un misterioso editore - scrivere un'opera immane e rivoluzionaria, destinata a cambiare le sorti dell'umanità -, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria.

lunedì 21 settembre 2020

Deep Truth - La verità nascosta di Gregg Breden

Per la rubrica dei libri usati la Biblioteraria di Modica propone libro di Gregg Braden: "DEEP TRUTH - LA VERITA' NASCOSTA - Sulle origini dell'Umanità e il suo destino futuro. Il libro è in perfette condizioni ed è venduto a metà prezzo di copertina. 

Per chi fosse interessato scrivere a: labibliotecariadimodica@gmail.com

Siamo giunti alla cosiddetta "ora zero", durante la quale dobbiamo risolvere le minacce che si stanno manifestando ora nel nostro mondo e nella nostra vita. I mutamenti climatici, il crollo dell'economia, una crescente carenza di cibo e di acqua potabile, l'aumento dei livelli di povertà e di malattia e l'incombente minaccia di una guerra globale, sono crisi che ci toccano nell'immediato e le cui soluzioni si fondano sul modo in cui noi concepiamo la nostra presenza nel mondo. Come possiamo compiere le scelte più importanti della nostra vita finché non veniamo a conoscenza della verità più profonda e nascosta della nostra esistenza? In che modo possiamo sapere quali leggi approvare, quali politiche attuare e come affrontare le minacce future, finché non accettiamo le scoperte che ci rivelano qual è il nostro rapporto con la terra, la ciclicità della storia e il motivo che ci porta a scegliere fra la guerra o la pace?

mercoledì 8 luglio 2020

"Il nome della rosa" di Umberto Eco

Il nome della rosa è un romanzo scritto da Umberto Eco ed edito per la prima volta da Bompiani nel 1980.
Il libro può essere considerato un incrocio di generi, tra lo storico, il narrativo e il filosofico ed ha ottenuto un vasto successo di critica e di pubblico, venendo tradotto in oltre 40 lingue con oltre 50 milioni di copie vendute in trent'anni. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Strega del 1981, ed è stato inserito nella lista de "I 100 libri del secolo di Le Monde".

TRAMA
Ultima settimana del novembre 1327. Il novizio Adso da Melk accompagna in un'abbazia dell'alta Italia frate Guglielmo da Baskerville, incaricato di una sottile e imprecisa missione diplomatica. Ex inquisitore, amico di Guglielmo di Occam e di Marsilio da Padova, frate Guglielmo si trova a dover dipanare una serie di misteriosi delitti (sette in sette giorni, perpetrati nel chiuso della cinta abbaziale) che insanguinano una biblioteca labirintica e inaccessibile. Per risolvere il caso, Guglielmo dovrà decifrare indizi di ogni genere, dal comportamento dei santi a quello degli eretici, dalle scritture negromantiche al linguaggio delle erbe, da manoscritti in lingue ignote alle mosse diplomatiche degli uomini di potere. La soluzione arriverà, forse troppo tardi, in termini di giorni, forse troppo presto, in termini di secoli.

Il romanzo ha ottenuto un vasto successo di critica e di pubblico, venendo tradotto in oltre 40 lingue con oltre 50 milioni di copie vendute in trent'anni[1]. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Strega del 1981, ed è stato inserito nella lista de "I 100 libri del secolo di Le Monde".

Il romanzo "Il nome della rosa" di Umberto Eco in formato Pdf è presente insieme ad opere di altri autori nella sezione Pdf  del sito La Bibliotecaria di Modica.

lunedì 1 giugno 2020

Anche loro sono pecore di qualcuno

Giusepper Carosi: Pastore con gregge - olio su cartone 14x20 cm
Sempre più pazzi e spudoratamente crudeli questi governi (o meglio i loro burattinai): come fanno ad emanare decreti così allucinanti senza avere alcun rimorso? Sembra un incubo. Vogliono uccidere piano piano i ragazzi sia fisicamente (mascherine obbligatorie) sia socialmente e dal punto di vista umano (distanza sociale). 
C'è come la sensazione che questo covid sia un progetto, e se si prova ad immaginare il futuro, impostato secondo questo virus, per quelli che sopravvivono a questi attacchi, sarà orrendo. 
Un mondo fatto di persone malate e senza diritto di parola (le mascherine obbligatorie, i vaccini obbligatori servono a proprio a questo). Ma dove sono i medici??? 
Vogliono un mondo di individui separati, controllati, diffidenti, incapaci di collaborazione, di aiuto reciproco, di contatto affettivo e fisico (niente più abbracci, niente più coccole, niente più gesti affettuosi); e a tutto questo, già vogliono abituarli fin da piccoli, coi braccialetti sociali (ora con la luce, ma chissà, magari i modelli più avanzati avranno pure la scossa). 
L'addestramento alla distanza sociale serve a questo. Ma dove sono gli psicologi???
La distanza sociale forse serve anche a qualcos'altro, ad esempio per il riconoscimento facciale, la misurazione della temperatura e l'individuazione delle persone con sistemi di videocamere che stanno montando dappertutto, proprio come in cina. 
Ora forse si può cominciare a capire il perché hanno importato e continuano ad importare migliaia di ragazzi africani: per poterli sostituire ai nostri. 
Bisogna sperare solo in un ripensamento di coloro che hanno ideato tutto questo, o ad un ripensamento dei governi con il loro rifiuto di aderire a questo orribile progetto; oppure, ancora, sperare in un ribaltamento ad alti livelli dei poteri che hanno organizzato tutto ciò o forse, infine, bisogna sperare solo in noi stessi. 
Ma la gente deve rifiutare ciò che ritiene un male, un pericolo, o ciò che ritiene ingiusto per sé, per la propria famiglia e per la propria comunità. 
Forse solo se si lotta e si combatte tutti uniti: le famiglie, le comunità, i sindaci, le forze dell'ordine, i medici, i magistrati, gli insegnati... si potrà ottenere qualcosa. 
Forse si potrebbe ottenere di più con una resistenza pacifica ma determinata, flessibile ma ferma su alcuni punti importanti; resistenza portata avanti da un popolo tutto unito al di sopra delle divisioni. E, cosa più importante, non bisognerà seguire più alcun politico o imbonitore perché tutti... tutti hanno tradito. 
E' difficile immaginare altre soluzioni o altro in cui sperare; sappiamo solo che per raggiungere una tale consapevolezza, tutti - come dice spesso Mauro Biglino,
 - non dovremmo essere pecore, ma diventare pastori di noi stessi; e non ci si riferisce solo al popolo ma anche ai governi, ai politici, ai giornalisti, ai più alti in grado delle forze dell'ordine, dei militari, della magistratura, della sanità, della finanza ecc. perché anche loro sono pecore di qualcuno. 

Riflessioni ispirate dai fatti d'attualità e dalle conferenze e letture delle opere di Mauro Biglino




lunedì 18 maggio 2020

Dove sono gli eroi quando servono?




Tratto sempre dal libro di David Icke: "Il risveglio del leone. Umanità mai più in ginocchio". 
Parte II (Qui la Parte I)




Quando esco a passeggiare, spesso ascolto la musica di Bonnie Tyler. Tra tutte le canzoni che ha interpretato ce n'é una che si intitola: Holding out for a hero (Alla ricerca di un eroe). Il ritornello dice: "Ho bisogno di un eroe, sono alla ricerca di un eroe fino alla fine della notte". E' un brano bellissimo, ma ogni volta che lo ascolto mi viene in mente la più grande minaccia alla libertà umana: la popolazione va alla ricerca di un eroe. Quando lo facciamo, la "fine della notte" si presenta come un teppista in uniforme che bussa alla tua porta e ti chiede i documenti. Di eroi neanche l'ombra. Ecco come il dizionario definisce il termine di eroe:
1. Nella mitologia e nelle leggende, un uomo, spesso di stirpe divina, dotato di grande forza e coraggio, celebrato per le sue audaci imprese e favorito dagli dei.
2. Una persona divenuta celebre per aver compiuto gesta di coraggio o caratterizzate da una nobiltà di intenti, e specialmente che ha messo a repentaglio o sacrificato la propria vita.
Be', questo è ciò che riporta il dizionario, ma vorrei offrire un'altra definizione di "eroe". Siete voi. Sì quel piccolo VOI che si chiede: "Cosa posso fare?". Potenzialmente siamo tutti noi. Apparteniamo a una stirpe divina, poiché noi siamo Uno; siamo dotati di grande forza e coraggio che aspettano solo di essere attivati; e possiamo dedicare completamente noi stessi ad azioni caratterizzate da "nobiltà di intenti". Basta scegliere di farlo. 
Perché l'eroe deve sempre essere qualcun'altro? Il famoso "Tank Man" (L'uomo del carrarmato, il rivoltoso sconosciuto) ... dimostrò simbolicamente (e per alcuni minuti anche letteralmente) cosa può essere fatto quando abbiamo il coraggio di dire "No. Basta". Ma quello era un uomo soltanto, e ci saranno sempre uomini e donne che prenderanno posizione per ciò in cui credono, indipendentemente dalle conseguenze. La Coscienza non china il capo davanti alle conseguenze, perché esse non fanno parte dello stesso processo percettivo. Tutto ciò che conta è fare la cosa giusta. Quando lasciamo che in queste circostanze entrino in gioco le conseguenze, la libertà ne risulta sempre perdente, ogni volta. "Io farei quello che è giusto... ma..." Quel "ma" mette il potere nelle mani di coloro che ci stanno schiavizzando. BASTA CON I DANNATI "MA", BASTA CON LE DANNATE

La danza della non obbedienza




I passi che seguono sono estratti dal libro di David Icke: 

"Il risveglio del leone. Umanità mai più in ginocchio". 
In questo momento storico, forse ciò che dice David è proprio quello che ci serve per non soccombere e per emergere. (Qui la parte II) 



NIENTE SOMMOSSE, NIENTE VIOLENZA
Il sistema vuole che reagiamo alle ingiustizie insorgendo, e molti cadono nel tranello. Per introdurre nel mondo uno stato di polizia a tutti gli effetti occorre una scusa, e coloro che disperati organizzano rivolte (invariabilmente istigati da agenti provocatori) sono soltanto il pretesto che il sistema va cercando. ...
Dietro le quinte. pronti a intervenire, ci sono già gli agenti provocatori, e gli "idioti vantaggiosi", istruiti per dare il via ai tumulti e alle sommosse civili che stupidamente si pensa servano a sfidare l'ordine esistente. Ma l'ordine esistente è stato creato dalla stessa rete di famiglie degli illuminati che cercano di creare il "nuovo ordine". Come sempre per ottenerlo hanno bisogno della nostra cooperazione. Chi sceglierà di insorgere per reagire a ciò che sta accadendo e incoraggerà anche altri a farlo, cadrà dritto dritto nella trappola appositamente preparata. Fate in modo che tutti lo sappiano e non abbiano dubbi in proposito. Gli agenti provocatori del governo e dell'esercito ne sono già al corrente; gli idioti vantaggiosi no, ma è ormai tempo che se ne rendano conto. Scontri e tumulti cui vogliono assistere - il caos - verranno istigati tramite l'insediamento di uno stato di polizia con coprifuoco, incarcerazioni senza processo, esercito nelle strade e l'attivazione di campi di concentramento per "dissidenti", di cui io e molti altri già da lungo tempo abbiamo predetto l'avvento. L'unico modo per fermare tutto questo consiste nel non reagire come essi vogliono che facciamo, con violenza e ostilità sia verso lo Stato che nei confronti gli uni con gli altri. Quante rivoluzioni

martedì 17 marzo 2020

1984 di George Orwell

Inizia oggi un'altra rubrica: Libri in Pdf consigliati. 
Si tratta di alcuni libri in formato Pdf o E-book da poter leggere anche sul cellulare. 
Periodicamente ne consiglierò qualcuno. Questo ed altri sono reperibili sul sito della Bibliotecaria di Modica
La rubrica inizia con questo Libro in Pdf "1984" è la più famosa e conosciuta opera di George Orwell. Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.

L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi super stati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva".