martedì 3 settembre 2019

Ecco cosa leggono i dirigenti di alcune importanti multinazionali

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Cosa bisogna leggere assolutamente per diventare dei Ceo di successo? Meglio i saggi o la fiction? E ancora: un classico è ancora preferibile a un testo più attuale? Uno studio di McKinsey ha “fotografato” quello che si trova sulla scrivania dei dirigenti di grandi aziende e di multinazionali. I risultati sono sorprendenti. Vediamo allora cosa si trova sul comodino di 8 celebri manager.


La fine della fine della terra, Jonathan Franzen


Il presidente esecutivo della Lego Jorgen Vig Knudstorp ha scelto di leggere questo libro sui segnali della fine del mondo. Dal cambiamento climatico ai social network, da Trump al birdwatching, dalla New York dei primi anni Ottanta agli eventi traumatici dell’11 settembre 2001, dall’Africa orientale all’Antartide: Franzen si confronta con la complessità del presente a colpi di riflessioni acute e spietata ironia, disposto a mettere in discussione tutto – compreso se stesso – per interpretare la realtà. E magari provare a cambiarla.

Il sussurro del mondo, Richard Powers

La responsabile innovazione della General Electric Beth Comstock gradisce i romanzi, come questo di Richard Powers, che racconta di una bambina, Patty la pianta, che incomincia a parlare all’età di tre anni. Le sue prime parole sono simili a farfugli e l’unico che sembra capire il mondo di Patricia, sin da piccola innamorata di qualsiasi cosa avesse dei ramoscelli, è suo padre – “la sua aria e la sua acqua” – che la porta con sé nei viaggi attraverso i boschi e le foreste d’America, a scoprire la misteriosa e stupefacente varietà degli alberi.




The sixth man, Andre Iguodala



Il CEO di Walmart, la multinazionale statunitense proprietaria anche della omonima catena di supermercati, Doug McMillon decide di leggere l’autobiografia di Andre Iguodala, il cestista dei Memphis Grizzlies. L’atleta in questa sua autobiografia fa un excursus sulle sue origini, sulle pressioni che un atleta oggi è costretto a sostenere, alla fine della sua carriera.




Serotonina, Michel Houellebecq



Il fondatore del gruppo immobiliare White Peak Jasper Los Olsson invece ha tra le sue letture Serotonina del controverso scrittore francese Houellebecq. Il romanzo ha come personaggio un uomo di quarantasei anni che per affrontare la vita, la depressione e lo stress assume farmaci, che lo aiutano nella vita di tutti i giorni.




Le nuove vie della Seta, Peter Frankopan
Il CEO della McKinsey Kevin Sneader legge Le nuove vie della Seta di Peter Frankopan.
In contrasto con la narrazione dominante che celebra il trionfo politico, culturale e morale dell’Occidente quale artefice e custode della «vera» civiltà, con il suo monumentale affresco Peter Frankopan ci invita a guardare alla storia con occhi diversi e a riconsiderare il ruolo cruciale svolto in passato da popoli e luoghi finora pressoché ignorati o relegati sullo sfondo, e in procinto di tornare prepotentemente alla ribalta. Se infatti nei secoli dell’età moderna le nuove vie d’acqua che hanno messo in contatto il Vecchio e il Nuovo Mondo hanno mutato gli schemi di interazione globale, spostando sull’Europa occidentale il baricentro politico ed economico mondiale, oggi risulta sempre più evidente che le Vie della Seta stanno per rinascere a nuova vita.



Occidente e oriente, chi perde e chi vince, Kishore Mahbubani

Una lettura molto impegnata è quella a cui si dedica il capo della Novartis, la grande multinazionale farmaceutica, Jorg Reinhaird: infatti per non perdere di vista come va il mercato mondiale si dedica alla lettura di questo saggio che descrive i rapporti economici tra oriente e occidente.









Lexicon, Max Barry

Quando legge vuole evadere il presidente e CEO di Paypal Dan Schulman. Infatti legge Lexicon di Max Barry, un thriller ambientato in una società segreta di poeti. Il libro non è ancora stato tradotto in italiano, ma se volete potete acquistarlo in lingua inglese.







La colazione dei campioni, Kurt Vonnegut
Salman Amin Khan, fondatore della piattaforma di elearning Khan Academy, sceglie un testo satirico del 1973, La colazione dei campioni (ed. Feltrinelli), ambientato in una cittadina immaginaria dove il protagonista, un ricco venditore di auto usate, comincia a credere di vivere in un mondo abitato da soli robot.





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